Non resisto. Mi ero ripromesso di scrivere solo di cose importanti: politica internazionale, la filosofia di Dugin, le elezioni di Putin, l’andamento del Bitcoin e l’apparato genitale riproduttivo femminile. Ma l’ultimo pezzo che ho scritto sul medico Roberto Burioni e le reazioni scomposte che esso ha scatenato, mi costringono a tornare sulla disfatta del Pd. Disfatta meritatissima. In questa pregevole infografica, notiamo che gli elettori del PD sono i ricchi, mentre la classe media e gli operai hanno votato per gli altri. Curioso destino per un partito che si dice di centrosinistra, che ha tra i suoi padri politici Gramsci e Berlinguer e che nacque per contrastare l’uomo più ricco d’italia, Silvio “Mummia” Berlusconi.
Sui social, i sostenitori del Pd “famosi” non mancano. Capitani d’industria, faccendieri, lobbysti, liberi professionisti, manager, banchieri e finanzieri scrivono post proRenzi e insultano tutti con un livore che ricorda l’Adriano Pappalardo dell’Isola dei Famosi Uno. Sono facili da scovare. Andate sui loro profili twitter o facebook e leggete quello che scrivono. Vogliono che gli italiani facciano “la fine della Grecia” e lo dicono in modo esplicito.
Io non lo so se un giorno balleremo sulle loro tombe (magari), ma per non sbagliare mi sono iscritto ad un corso di danza.
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